tag:blogger.com,1999:blog-1576030340278977457.post9009975016498242283..comments2023-03-25T08:11:59.390-07:00Comments on colsi la prima mela: Corano, Femminismo e Manipolazione Patriarcaleliadiperihttp://www.blogger.com/profile/11056652146350174201noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-1576030340278977457.post-6242133096542707692014-04-04T09:07:08.128-07:002014-04-04T09:07:08.128-07:00Grazie per aver scritto queste cose...mi hai perme...Grazie per aver scritto queste cose...mi hai permesso di vedere l'islam in maniera diversaAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/02720450057932253544noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1576030340278977457.post-27524238468178954072012-10-17T05:49:50.423-07:002012-10-17T05:49:50.423-07:00Ovviamente il termine "femminista" è qui...Ovviamente il termine "femminista" è qui usato nel senso di categoria (storica) che assume l'uguaglianza come presupposto fondamentale della sua pratica e ideologia. Io credo che nell'articolo qui postato non ci sia una semplice celebrazione del Corano. Credo che l'autora abbia voluto sottolineare le manipolazioni fatte dalla esegesi patriarcale per sottomettere e controllare le donne. D'altronde, storicamente,gli esempi delle prime comunità cristiane ( oggi denominate di base)erano completamente diverse ed egualitarie. Se è vero (ma personalmente, non credo)che la manipolazione possa aver trovato tereni fertile, come tu sostieni, eppur vero il contrario; altrimenti non si spiegherebbe il movimento( sempre per rimanere all'esempio della cristianità) della Teologia della liberazione, così invisa alla Chiesa,tanto da ostacolarla, a volte,in modo letale. O quello delle teologhe femministe.liadiperihttps://www.blogger.com/profile/11056652146350174201noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1576030340278977457.post-28675965881827508852012-10-02T10:27:03.101-07:002012-10-02T10:27:03.101-07:00La questione è interessante. È noto che la spiritu...La questione è interessante. È noto che la spiritualità sia da sempre stata soggiogata agli interessi sociali e questa operazione non cesserà finché esisteranno "religioni" di Stato...è ovvio. Interessante e importante lo studio diretto dei testi e la segnalazione dei falsi in traduzion(cattiva traduzione voluta o non voluta che sia), anzi è fondamentale! Mi trovo peró in parziale disaccordo con l'atteggiamento che vede nei Testi cosiddetti Sacri solo cose bellissime, dolcissime e giustissime migliaia o centinaia di anni or sono come oggi. Forse è una sorta di "reazione", ma spesso - non sempre!- questa comprensibile reazione alla deformazione "politicizzata" e maschilista cade nell'eccesso: non è vero che nella Bibbia e nel Vangelo non c'è traccia di maschilismo, non è vero che non ce n'è nel Corano. Ed è ovvio visto che - parlando da storico - sono stati scritti secoli fa e, per tanto,sono rivolti a persone con la quotidianità,le abitudini e le idee di centinaia di anni fa... Concordo sulla di stortissima manipolazione dei Testi cosiddetti Sacri da parte della politica maschilista ed oligarchica su cui dal neolitico si regge la società, ma non cadiamo nell'estremismo opposto affermando che non vi sia alcuna traccia di maschilismo nei testi... Non sono esperta in lingua araba, in aramaico, in greco, ma determinate sentenze, poi esemplificate dall'atteggiamento dei protagonisti degli stessi testi, sono innegabili. Deformazione o meno, non si costruisce una mostruosità (come determinate pseudo leggi della Sharia, come la Santa Inquisizione cristiana) se all'origine non c'è nulla, ma nulla a cui potersi "aggrappare". Ma pazienza, è ovvio che sia così: nè Cristo, nè Maometto nè Buddha (etc...) potevano essere "femministi" in senso moderno! Sarebbe stato assurdo e antistorico e la loro predicazione non avrebbe avuto alcun senso,allora. D'accordissimo sul fatto che il Corano - per l'epoca ed il luogo - ha rappresentato un passo avanti per le donne, ma...."femminista"..,,non esageriamo.... Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/08617686372582999849noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1576030340278977457.post-91030568585630874772012-08-26T03:31:24.167-07:002012-08-26T03:31:24.167-07:00Grazie Aurora per il tuo commento, che trovo molto...Grazie Aurora per il tuo commento, che trovo molto equilibrato e non sostenuto da motivazioni di un non ben specificato miglior femminismo. liadiperihttps://www.blogger.com/profile/11056652146350174201noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1576030340278977457.post-47814958395280317952012-08-25T16:34:33.060-07:002012-08-25T16:34:33.060-07:00All'interno del cattolicesimo avvienela stessi...All'interno del cattolicesimo avvienela stessissima cosa: se si leggono i testi sacri non c'è traccia di discriminazioni e violenza nei confronti delle donne. Ma le regole vere del comportamento sono stabilite dalla casta dei sacerdoti, che sono preposti a questa funzione ed hanno uno stretto legame con la società che li sovvenziona, per cui comportamenti ed autoritarismi propri della società confluiscono nelle regole impartite in ambito religioso sin dall'infanzia. I pochi sacerdoti "illuminati", che seguono la "lettera" dei vangeli diventano così il "fiore all'occhiello" di una compagine religiosa che sta sempre, invariabilmente, dalla parte del potere, con tutta l'abbiezione, la corruzione e la prevaricazione che la sua forza sia politica che economica gli permette di avere. In ogni caso, in tutte e tre le religioni monoteistiche (ebraismo, cristianesimo e islam) la parola divina è rivolta principalmente all'uomo, e la donna ha sempre un ruolo secondario. In altre parole, la religione è fatta dagli uomini per altri uomini, tanto è vero che il comandamento cristiano "non desiderare la donna d'altri" è rivolto all'uomo, mentre la donna figura soltanto come oggetto di PROPRIETA' (d'altri, ossia di un altro uomo). Ma quale utilità ha la religione per una società basata sul danaro e sulla prevaricazione? La religione, nel mercato delle alleanze tra potere e "spiritualità", ha la funzione di ratificare e consacrare la volontà del potere, aggiungendovi quella componente mistica senza la quale nessuno andrebbe a farsi uccidere in guerra o si farebbe esplodere con una bomba. Una guerra "santa" non è tale per le ragioni che la provocano ma perché la sua sacralizzazione la rende giusta, plausibile e degna di essere combattuta.<br />Tornando però al discorso sulle donne, è inevitabile che la ratificazione religiosa delle regole di una società maschile decisa a difendere le sue prerogative fino in fondo non faccia che inglobare nella religione gli interessi del potere maschile, come, per fare un esempio legato all'islam questa volta, la possibilità di avere più mogli e di esercitare su di loro la propria signoria senza alcuna contropartita. Aurorahttps://www.blogger.com/profile/05134302241432885517noreply@blogger.com