venerdì 23 settembre 2011

Colombia: Uccisa la giudice che indagava su un sottotenente accusato di stupro e di omicidio di tre bambini.

Sono intoccabili i militari in Colombia?

Ieri, 22 settembre è stata assassinata Gloria Constanza Gaona, la giudice istruttore di Saravena, Auraca (Colombia) che stava indagando su di un sottoufficiale dell'esercito per la morte di tre bambini e lo stupro di una di essi.
Diversi  altri casi nei quali vedono coinvolti membri delle Forze Armate, gli investigatori hanno subito minacce, attacchi, o molestie da fonti non sempre identificate ( o identificabili).
Anche se ciò non si verifica in tutte le indagini che vedono coinvolti militari o  sono accusati dei militari,eppur vero che in diverse occasioni chiunque abbia iniziato a processarli ha avuto problemi.

Questo ultimo caso si aggiunge agli altri in cui giudici, pubblici ministeri e testimoni che hanno avuto un ruolo contro i militari sono andati incontro ad un fatale destino.


Gloria Gaona Constanza


La giudice uccisa che si occupava  di processi per terrorismo e ribellione nella regione, aveva raggiunto notorietà quando iniziò ad occuparsi del caso di tre bambini uccisi lo scorso anno ad Arauca.

Nell'ottobre del 2010 due fratelli, rispettivamente di 6 e  9 anni e la loro sorella di 14 anni furono trovati morti in una fossa comune nel villaggio di Caño Tembladores. Il corpo della ragazza mostrava segni di violenza sessuale. Il padre dei bambini, Alvaro Torres, ha sempre  sostenuto  che l'assassino e stupratore faceva parte dell'Esercito e che poco prima dell'assassinio aveva ricevuto una visita sospetta da membri dell'unità militare di Tame. Il 3 novembre, un sottotenente della Brigada Móvil No. 5, Raúl Muñoz, confessò di avere avuto rapporti sessuali con la ragazza uccisa e con un'altra bambina,Flor Amarillo di 13 anni sostenendo che erano stati rapporti consensuali e che nulla aveva a che fare con l'omicidio. Dopo la confessione fu arrestato dagli agenti del CTI del procuratore.

Nel mese di dicembre, il Pm che aveva avviato l'inchiesta a fine ottobre, rinviò a giudizio Munoz davanti al Tribunale penale Circuito Saravena. Da allora  la giudice Gaona si occupò del caso. Respinse  la domanda degli avvocati della Difesa militare di applicazione della scadenza dei termini e li accusò di utilizzare tattiche dilatorie, alla fine due degli avvocati rinunciarono al mandato. Inoltre 'rimproverò' pubblicamente la difesa di usare "trucchi". Per questo pochi giorni fa aveva annunciato che avrebbe inviato copie dei fascicoli  al Consiglio Superiore di Giustizia affinché indagasse sugli avvocati di Mundoz, membri del Difesa Militare DEMIL.

Il Mediatore del Popolo, Volmar Perez, aveva chiesto che il processo venisse spostato in altro paese per motivi di sicurezza, ma la giudice Gaona non aveva segnalato minacce o chiesto una protezione. Il governo ha offerto una ricompensa di 500 milioni a chi fornirà informazioni sugli assassini,mentre Luis Eduardo Ataya, Governatore  di Arauca, ha dichiarato che è stato identificato già il killer responsabile.

Gli altri casi

Maria Stella Jara

E' stata la giudice che ha condannato a trent'anni di carcere il colonello Alfonso Plazas Vega nel giugno dell'anno scorso quando era giudice della Terza Sezione Penale Specializzata di Bogotá. Dopo questa sentenza sono aumentate le minacce cominciate nel 2009, quando il caso era arrivato a lei. Nell'agosto di quest'anno è stata costretta ad esiliare. Aveva denunciato  pubblicamente nel 2009  di essere vittima  di intimidazioni  per influenzarla nella decisione finale nel caso di Plazas Vega.  Degli sconosciuti avevano tentato di penetrare nella sua casa. Nel settembre dello stesso anno aveva  riferito che le intimidazioni erano divenute minacce. Ha ricevuto un epitaffio per il suo funerale e una lettera attribuita ad un paramilitare che le faceva le condoglianze per la sua morte e  quella della sua famiglia allegando una colonna dove criticava la sua parzialità nel processo.
Era inoltre apparso un rapporto falsificato nel quale un presunto testimone aveva dichiarato che una rete di narco-trafficanti aveva corrotto la giudice Jara affinché si pronunciasse a favori dei suoi membri. A gennaio del 2010 furono stabilite misure di protezione per la giudice e la sua famiglia che però sono diventate esecutive quando la giudice denunciò i suoi problemi di sicurezza in una pubblica udienza. inoltre la stessa Jara ha dichiarato che è dovuta ricorrere alla Commissione Interamericana dei Diritti Umani per chiedere misure cautelari, dato che in Colombia nessuno credeva che la sua vita fosse in pericolo. Due settimane dopo la sentenza è esiliata in Germania da dove ha criticato la persecuzione che subisce il potere giudiziario.

I Procuratori dei falsi positivi.

Alla fine del 2008 si scoprì che dal 2003 alcuni membri dell'esercito camuffavano i civili morti come scontri con guerriglieri in maniera da aumentare le statistiche di efficacia e l'accesso a determinati benefici. Diversi organismi di controllo hanno cominciato ad investigare  e dal 2009 la Procura sta indagando su 943 persone e il procuratore 1043 casi. Nel marzo del 2010,Christian Salazar rappresentante in Colombia dell'Alto Commissario per i diritti umani presso le Nazioni Unite, ha presentato il  rapporto  del 2009 sulla situazione dei diritti umani in Colombia. La relazione indica che in quell'anno ci furono minacce di morte e la pressione sui pubblici ministeri e investigatori relative a cause di falsi positivi, così come dichiarato da alcuni soldati che hanno deciso di collaborare con il processo.

Ángela María Buitrago

Buitrago è stata la procuratora incaricata davanti alla Commissione di Giustizia dal 2005. Ha sbloccato  il processo e chiesto la condanna a trent'anni di Alfonso Plazas Vegas. Per la fermezza con la quale ha condotto questo caso, i media l'hanno soprannominata " la procuratora di ferro". Nel settembre dello scorso anno è stata sollevata dall'incarico per ordine del procuratore Guillermo Mendoza Diago nel momento in cui la Buitrago chiamò a deporre tre generali in pensione per l'omicidio del giudice Carlos Horacio Uran durante il ritorno al  Palazzo di Giustizia.
Mendoza Diago ha dichiarato che la giudice è stata sollevata a causa della sua inefficienza, perché aveva 54 indagini che non aveva toccato dal 2008 anche se si è scoperto che la congestione della sua attività non era maggiore a quella di altre procure.

Javier Giraldo

Nel 2005 un Comitato di procuratori dell'Unità nazionale dei Diritti Umani  si era recato a a San Jose de Apartado, Antioquia, due mesi dopo la strage nella quale vennero uccisi tre bambini e cinque adulti e fu ricevuto a colpi di fucile e fuochi di mortaio, mentre cercava di investigare sul fatto.
Inoltre la ex sindaca Gloria Cuartas e il sacerdote gesuita Javier Giraldo resero pubbliche le minacce alla loro vita dopo aver denunciato il coinvolgimento dei militari nel massacro.  Giraldo ha anche accusato nel 2008,il generale  in pensione Rito Alejo del Rio di complicità in almeno 200 crimini commessi dall'esercito nella zona di Uraba. Dal 2008 la Commissione interclessiastica di Giustizia e Pace della quale fa parte Giraldo subisce minacce. In più nel 2010 sono apparsi graffiti a Bogotà nei quali si chiede la morte di Giraldo acusandolo di "Curia marxista".

Jorge Lara

Nel 2002 fu assassinato a  Medellín il giudice penale militare Jorge Lara. Lara era capo responsabile dell'indagine sulla morte di sei bambini per un errore militare a Puerto Rico, Antioquia. Per due anni, l'esercito aveva accusato la guerriglia per l'uccisione di bambini, però tre mesi prima dell'assassinio di Lara i militari confessarono la loro responsabilità.


Kaos en la red

(Traduzione di Anita Lia Di Peri Silviano)



Gaona, la giudice assassinata

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