mercoledì 1 gennaio 2014

Misoginia e reazione

ALICIA MIYARES, filosofa e insegnante spagnola.

L’adesione alla democrazia è radicata in un sistema di governo che efficacemente combatta l’ingiustizia sociale e garantisca meglio l’equa distribuzione della ricchezza, ma anche (nelle democrazie avanzate) al riconoscimento e consolidamento dei diritti civili, politici, economici, sociali, sessuali e culturali. La qualità di una democrazia si misura per il potenziamento dei diritti di cittadinanza. Tuttavia, oggi questo ideale è completamente minacciato.
In tempi di crisi tutto è malleabile e in grado di essere riplasmato. In un contesto di crisi economica la democrazia ne risente, perché la cittadinanza ha la percezione, che la crisi economica ha portato una crisi sociale e politica.  La deriva è conseguenza della trascuratezza dei principi di uguaglianza, libertà e giustizia come valori-guida della coesione sociale. L'abbandono delle politiche pubbliche il cui referente sia l’eguaglianza, le limitazioni all’uso e godimento dei nostri diritti e la sostituzione del paradigma della giustizia sociale, verso un significato di giustizia coercitiva e punitiva, finisce per influenzare i gruppi sociali più vulnerabili o collettivi che, proprio di recente, sono riusciti a guadagnare qualche posizione di uguaglianza sociale.
La crisi economica è servita come pretesto per espropriare la forza della democrazia, la difesa della maggioranza e anche della sua efficacia, il bene comune. Nel contesto attuale, in cui le decisioni discendono dalle autorità transnazionali poco rappresentative e in cui la razionalità economica sembra prevalere su qualsiasi altro tipo di considerazione sociale, la democrazia diventa un sistema politico troppo formale. Se inoltre l'ideale di uguaglianza è soppiantato dal sacrificio, quello di libertà dall’ordine e la giustizia dall’autorità, le vittime saranno in grande quantità. I valori arcaici di "sacrificio ", "ordine" e "autorità", che piacciono molto all’ideologia politica conservatrice contribuiscono non solo all’infantilizzazzione della popolazione nel suo complesso, ma tendono a riposizionare i vari gruppi sociali o collettivi in condizioni culturali e valutative pre-democratiche.
 Niente di tutto questo avviene casualmente o inconsciamente, ma, al contrario, il ritorno alle "essenze" obbedisce a una "strategia di contenimento democratico", se per esempio, siamo sopraffatti dalla perdita di potere d'acquisto, non chiederemo qualità nei servizi, compreso il fatto che alcune persone accetteranno che si mantengano tra rapporti di causa-effetto. Affinché però si produca nella cittadinanza una relativa accettazione di questo nuovo modello di “ contenimento democratico”, i governi, soprattutto quelli d’ideologia conservatrice, tendono a concentrarsi sulla repressione delle attese di alcuni gruppi sociali: tra essi quello delle donne.
Il “contenimento democratico” esercitato sulle donne assolve una doppia funzione: non solo ostacola il consolidamento dei diritti di uguaglianza e di libertà delle donne, ma in più, dispone la cittadinanza tutta, verso l’assunzione dei valori più tradizionali. I mezzi per ritardare le aspettative delle donne sono la misoginia e la reazione politica.
Culturalmente, l'universo misogino rappresenta un contro-valore ai principi di uguaglianza e di riconoscimento. Per misoginia intendiamo l’avversione o l’odio per le donne che consiste nel disprezzarle come sesso. La misoginia rivela una tendenza ideologica retrograda, ma che può essere associata anche a un generalizzato sentimento di disprezzo: l’avversione per le donne è in alcuni casi un sintomo di misantropia. Misoginia e misantropia si uniscono per invalidare le politiche di riconoscimento, per negare i meccanismi inclusivi, per ingiuriare il "politicamente corretto " per rendere la democrazia in un sistema politico cinico e formale: la misoginia ha come unico paradigma l’elitismo.
Il canale di trasmissione della misoginia è il costante ricorso agli stereotipi, alle percezioni e convinzioni che i sessi sono fondamentalmente differenti. Oggi, come oggi, la misoginia si diffonde più in là delle colonne degli opinionisti, dove era riuscita a sopravvivere, per essere presente nei manifesti, manuali di vita, raccomandazioni religiose, per citare solo alcune delle più recenti manifestazioni misogine.
A sua volta, per reazione dobbiamo intendere l'atteggiamento di opposizione alle innovazioni politiche, sociali e culturali. Una delle innovazioni politiche che ha causato più cambiamenti tanto nei valori come nel modo di relazionarci socialmente, così come l’articolazione politica è stata la sfida per un’effettiva uguaglianza tra donne e uomini. La reazione all’innovazione politica dell’uguaglianza ha dimorato in istanze estranee al potere politico, ma, sfortunatamente, adesso si annida in seno a chi esercita il potere.
… Trasformare i " diritti delle donne " in tabù, non è solo una distorsione della realtà, ma una perversione reattiva.

In conclusione, sappiamo che questo governo (spagnolo) lavora contro l'uguaglianza e il riconoscimento, sceglie le donne come gruppo sociale di riferimento su cui applicare la "strategia di contenimento democratico". Per questo è pratica del femminismo, come teoria politica qual è denunciare quest’arretramento: quando si oscurano i diritti delle donne, arretra tutta la cittadinanza.

revista.con la a

domenica 29 dicembre 2013

Due storie di lotta per la giustizia.




                                 



Due storie di lotta per la giustizia: la violenza sessuale contro le donne Q'eqchis in Guatemala " prodotto da ECAP presenta le storie di due gruppi di donne, etnia q´eqchís, de Izabal.
1) il gruppo di donne di Sepur Zarco, che ha presentato nel sistema giudiziario del Guatemala una denuncia per schiavitù sessuale e domestica sofferta in un distaccamento dell'esercito nel contesto di un conflitto armato;
2) il gruppo delle donne della comunità Lote Ocho, che ha presentato in Canada un’azione legale nei confronti della società mineraria canadese HudBay Minerali, per violenza sessuale compiuta nel 2007, da agenti della sicurezza del Guatemala Nickel Company (CGN), controllata di HudBay, al tempo dei fatti.


Obiettivo . Lo scopo del video è di informare e fornire solidarietà alle lotte delle donne di Sepur Zarco e delle donne di Lote Ocho, dirette a raggiungere la giustizia per violenza sessuale e altre violazioni dei diritti umani commesse contro di loro e le loro comunità.
Contenuto. Nella prima parte del video si spiegano i fatti di violenza subita dalle donne nell’ambito dell’accaparramento di terre contro la popolazione rurale q´eqchí. Si affrontano anche le conseguenze della violenza sessuale, come l'impatto del silenzio e della stigmatizzazione sociale nelle loro comunità . Nella seconda parte si mostrano le strategie collettive seguite da due gruppi di donne, le alleanze con organizzazioni femminili e dei diritti umani per chiedere giustizia.

Rilevanza. Per la prima volta, caso Sepur Zarco, un tribunale nazionale è chiamato a giudicare crimini di schiavitù sessuale durante un conflitto armato. I casi avvenuti in altri paesi sono stati giudicati dai tribunali internazionali. Questo è un contributo prezioso alla lotta per porre fine alla violenza sessuale durante i conflitti armati, una delle più diffuse e più taciute violazioni dei diritti umani in situazioni di guerra.
Per le donne di Lote Ocho, questa è la prima volta nella storia del diritto canadese che questo paese, accoglie il giudizio contro un’impresa canadese, per il suo comportamento in altri paesi, lanciando un forte messaggio per impedire alle imprese estrattive transnazionali di continuare a violare i diritti umani in Guatemala e altrove.

Sfide. Questi due processi non si sono ancora sono ancora finiti. Tra le sfide che le donne devono affrontare, vi sono la prevalente situazione d’insicurezza nella regione della valle del Polochic e il fatto che nelle loro comunità, vivono alcuni degli autori degli atti di violenza sessuale.
Le donne di Lote Ocho, in più, sono state sottoposte a grandi pressioni da parte della Guatemalteca Nickel Company, allo scopo di far ritirare la denuncia in Canada.

Contesto del video. Il video è uno dei risultati della ricerca acciónAcceso alla giustizia delle donne native e contadine in Colombia e Guatemala, co-prodotto dall’Equipe degli Studi Comunitari e Azione Psicosociale (ECAP), in Guatemala, dall’Università  Javeriana e dal Centro di Studi Regionali Università di Antioquia, Colombia.