In secondo luogo, dobbiamo riconoscere nella cultura femminista la diversità dei vari femminismi derivanti da suoi diversi momenti di di sviluppo di azione, dalle sue storie e dalle peculiarità delle stesse donne che hanno partecipato a questa vitale cultura. Oggi è possibile riconoscere già una cultura femminista. E' possibile inoltre distinguere i suoi diversi femminismi costituiti in forme specifiche nelle quali si organizzano il sapere e la saggezza, i linguaggi, i fatti e le esperienze politiche personali e collettive, che caratterizzano le donne.
Il nostro femminismo si caratterizza :
a) Per essere una critica marxista alla storia,compresa anche quella che hanno elaborato i marxisti.E ciò in due sensi: uno antinaturalista che mette al centro il futuro della società e la cultura come creazioni sociali e analizza l'emergere di uomini e donne come prodotti tardivi e sofisticati nel processo storico. Questo femminismo marxista è caratterizzato dallo sforzo nel rifacimento della storia delle donne e rivela la presenza delle donne nella storia stessa.
b) Per essere una critica etnologica all'androcentrismo, a partire dal quale,il femminismo diviene filosofia il cui asse accoglie la differenza (generica, erotica,etnica,nazionale,linguistica, d'età) integra all'essere donna e permette analisi delle società e culture generalmente stibiliti.
c) Per integrare una critica psicoanalitica di quella cultura che considera storia solo il razionale,l'ovvio: è un concetto che rivela e incorpora dimensioni psichiche dell'esperienza, come la sintesi di inconscio, pre-conscio e coscienza, tra il reale,l'immaginario e il simbolico, al concetto di realtà e la considera determinante nella storia.
d) Nella definizione classista dell'umano, del culturale, del lavoro, si sono aggiunte altre attività creative: al valore attribuito alla razionalità,opponiamo il valore della nostra irrazionalità; alla visione schematica e autoritaria della politica, opponiamo una visione della vita, tutta politica; alla separazione tra corpo e mente,incorporiamo l'integrazione di dimensioni diverse in ciascun soggetto,che coinvolgono il corpo e la mente, gli affetti,le attività intellettuali e la sessualità erotica e procreatora: costruiamo soggetti multidimensionali; all'affermazione del progresso dell'umanità, rispondiamo con l'idea dell'inesistenza dell'umanità a causa dell'alienazione dei soggetti, che ci antagonizza e all'idea del progresso rispondiamo con la dimostrazione che è eticamente inadeguato e teoricamente inconsistente affermare il progresso di una umanità che non esiste - tra le altre cose - a causa dell'oppressione patriarcale delle donne e delle diverse oppressioni con cui si combina: le oppressioni dell'eziologia classista, etnica,nazionale, religiosa, così come quella della violenza e quelle derivanti dalla distruzione imminente di tutti da parte dei pochi o della salvezza in cambio dell'obbedienza.
Con queste approssimazioni della realtà, le donne femminilizziamo, di fatto,le rappresentazioni del mondo e cerchiamo di cambiare le forme di vita.(...) Il femminismo è una voce, è parola diversa che nomina,enuncia,svela,analizza e dubita...
Il femminismo riassume l'esperienza storica di un genere in cui corpo e mente, corpo e affetti, ragione ed affetti non sono separati: le donne siamo i nostri corpi e la nostra soggettività.
Il femminismo è essenzialmente politica in atto. E' critica filosofica e ideologica alla cultura politica autoritaria, al potere cpme dominio e rivendica di fatto il potere come diritto all'esistenza,come affermazione dei soggetti stessi.
Come concezione del mondo incompiuto e diseguale per le donne, il femminismo è soggettivo perché esprime argomenti specifici increduli della verità,del dogma,la perfezione e l'obiettività. E' un insieme di concetti , con diversi livelli di integrazione che sempre va ampliandosi: la sua essenza è il cambiamento. Il femminismo impatta e sorge dai modi diversi di essere donna, di ogni donna.
Così il femminismo si profila come alternativo alla cultura politica, perché contrariamente alle teorie della rivoluzione è una di queste rivoluzioni, che nella sua permanente costruzione/decostruzione, non scoppia, non irrompe: si verifica quotidianamente e nel suo divenire trasforma donne ed uomini, istituzioni, norme, relazioni;sfida e desacralizza le fondamenta dei tabù, dei riti e dei miti e la loro rappresentazione simbolica.
Dalla sua parzialità, il femminismo anticipa la necesaria visione sulla condizione maschile che non emerge negli uomini, in quanto genere che non può rappresentarsi più come stereotipo dell'Umano.
generoconclase.
(traduzione di Lia Di Peri)
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