martedì 13 settembre 2011

Il corpo di tua madre

Un giudice (César Adán García Cú), di fronte alla mutilazione del corpo di una donna - Ruth Noemí Elías Top - recisi i genitali, decapitata, tagliate entrambi le mani e con profondi segni di machete sui polpacci  ha dichiarato che la mutilazione fu effettuata " con lo scopo preciso da parte di Francisco Chocoj(il femminicida)  di evitare che la vittima fosse riconosciuta" e che non si è trattato di un atto di perversione. Il sadismo secondo il giudice fu un comportamento esasperato che non merita ulteriore punizione.
Davanti a questa dichiarazione è difficile non chiedersi: e se la vittima fosse stata sua madre?

di Carolina Vásquez Araya

Questo caso uno tra migliaia di casi, serve per illustrare fino a che punto la violenza contro la donna - per il solo fatto di esserlo - che è definita come femminicidio - sia una condotta ammessa e giustificata.

...Tra le questioni in sospeso che dovrebbero ricevere tutta l'attenzione c'è il compimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio la cui terza sezione recita: " Promuovere l'uguaglianza tra i sessi e l'empowerment delle donne"
 Questa dichiarazione ha una enorme portata. Significa promuovere un equilibrio di forze in seno agli organi decisionali e una completa consapevolezza del ruolo svolto dalle donne nello sviluppo nazionale, il loro contributo in termini di educazione, salute e qualità della vita, ma stabilisce anche l'obbligo della società di rispettare la sua condizione di donna come essere completo con identici diritti e responsabilità.

Negli ultimi anni la società civile ha fatto un passo importante per affrontare le tematiche di genere, con una visione di reinserimento sociale,allo scopo di combattere stereotipi e pregiudizi radicati, idee sessiste e discriminatorie, che sono stati il terreno di coltura dei comportamenti misogini che si trasmettono di generazione in generazione.

Tuttavia, non è bastato. Il problema della violenza contro le donne non è un tema di moda, ma una patologia sociale la cui persistenza nelle azioni quotidiane di milioni di esseri umani segna le società e impedisce di raggiungere lo  sviluppo.
La prosperità economica o l'accesso alla tecnologia non possono considerarsi un indicatore di evoluzione, mentre le donne non sono rispettate nella loro interezza.
Le istituzioni dello Stato, gli apparati di sicurezza e il sistema di amministrazione della giustizia sono istanze che abbisognano di un cambiamento radicale del comportamento nei confronti di questo problema.
Giudici, magistrati, pubblici ministeri, polizia e investigatori hanno l'obbligo di trattare i casi di femminicidio con un atteggiamento comprensivo e rispettoso.

Una società funzionale e autenticamente democratica, rispetta in modo assoluto  i diritti di tutti i suoi membri e senza eccezione di classe.

Partiamo da qui.


(traduzione di AnitaLia Di Peri Silviano)
Doña Basilia Top, madre de Ruth Noemí Elías Top, durante la lettura della sentenza lo scorso 8 settembre.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.