Crimine passionale, spazio domestico e i diritti fondamentali delle donne.
da María Isabel Menéndez Menéndez
I
media sono un elemento chiave nella formazione dell'opinione pubblica,
creano modelli e offrono forme comportamentali: oggi le persone
costruiscono la loro specifica percezione del mondo dalle informazioni
provenienti dai mass-media.
Tuttavia, le donne appaiono
ancora con modelli stereotipati e relegate in uno spazio marginale,
escluso dalla informazione prestigiosa, prestando poca attenzione alla
problematica considerata tradizionalmente come femminile. In altre
parole, non sono presenti nelle agende dei mass-media e non vengono
considerate come audience.
I media della comunicazione, per
nascondere le notizie sulle aggressioni alle donne utilizzano pregiudizi
e valutazioni paternalistiche, presentando gli eventi come fatti
isolati e non come parte della violenza generalizzata e accettata dalla
società. Non si mette mai in discussione la struttura sociale come
veicolo di questa patologia né l'aggressore come prodotto di questa
struttura.
Questa divisione è particolarmente importante perché è
l'argomento adottato per giustificare la tolleranza sociale del
maltrattamento delle donne, e che queste aggressioni sono fatti privati
da risolvere all'interno della casa.
Questa specifica
forma di violenza di genere è riconosciuta in Spagna laddove
all'articolo 153 del Codice Penale si fa riferimento all'abituale abuso,
articolo che, tuttavia, è poco utilizzato data la difficoltà di
dimostrare detta abitudine per le vittime e anche in tutti i casi, per
l'assenza di informatizzazione delle denunce, dell'inesistenza di un
registro statistico o di una Procura speciale per i casi di abuso.
Va
tenuto presente, che oltre agli abusi esiste una violenza di genere
basata sulla costruzione culturale che condanna le donne e giustifica
gli uomini violenti. Questa cultura rafforzata dai detti popolari è
riprodotta dai media, soprattutto da parte degli opinionisti. Le persone
che creano correnti di opinione sulle pagine dei giornali sovente
banalizzano il problema o si permettono il lusso di dichiarare che si
esagera quando si parla della violenza di genere.
Il cliché più
impiegato è quello di incolpare la vittima sollevando dalla
responsabilità gli aggressori. La ricerca della giustificazione degli
atti violenti è una costante nella maggior parte degli articoli
d'opinione, inclusa la informazione giornalistica.
Analisi delle caratteristiche degli articoli sulla violenza di genere:
- Motivi inprecisati come cause delle aggressioni.
- Contraddizione tra il titolo della notizia e il corpo della stessa.
- Stereotipi e pre-giudizi che giustificano le aggressioni e normalizzano il comportamento violento maschile.
- Utilizzazione di luoghi comuni e affermazioni di detti popolari.
- Minimizzazione dell'aggressione e incidenza della cosiddetta " relazione d'amore" come causa delle lesioni.
Molte
notizie insistono sulla presentazione dell'aggressione come un fatto
isolato, come se fosse una logica conseguenza della passione amorosa di
alcuni soggetti e non come un attacco ai diritti fondamentali delle
vittime; attacco che è parte di un continum di violenza che subiscono le
donne a tutti i livelli sociali. Gli aggressori, nella maggior parte
dei casi,né sono persone che vivono in ambiti marginali, né sono esseri
patologici.
La violenza sessuale è messa a tacere nella
nostra società il che ci rende complici di un'ideologia che vede la
donna come essere inferiore e subordinato. Mentre la definizione di
mascolinità continua a fondarsi sulla forza fisica, il dominio e il
disprezzo della/per la donna e gli abusi sessuali concepiti ancora come
una prova di forza e di potenza.
(traduzione di Anita Lia Di Peri Silviano)
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.