mercoledì 17 aprile 2013

Quelle donne immorali : le femministe

di Mercedes Rodríguez, docente di Psicologia dell'Università di Puerto Rico



                                             
                                                                    





Accusare di immoralità le donne in generale e le femministe in particolare è stato un referente in molte discussioni circa i diritti umani delle donne, nel corso della storia,in ogni tempo e in ogni luogo il mondo.
I paladini della morale politica e religiosa hanno messo in guardia la gente su ciò che chiamano le nostre " agende segrete" e le descrivono pericolose,perverse, promiscue, anti-famiglia,pedofile e "bestialiste" - atti in apparenza immorali.  Non è un caso la "confusione", né l'insulto : bollare di immoralità una persona,un gruppo, una famiglia, è una grave offesa che mira ad annientare la dignità e credibilità di coloro che vengono attaccati. L'insulto  è inoltre pianificato per paralizzare, mettere a tacere ed annullare le azioni.
Dagli anni '70 (per citare il tratto che ho più fresco nella memoria della partecipazione) le femministe sono state attaccate, giudicate, derise, scuoiate e in tanti modi perseguitate e represse per essersi espresse, riunite ed organizzate per denunciare i pregiudizi e le ingiustizie, per difendere il valore supremo della persona e per voler rivendicare i diritti di tutti gli esseri umani e delle umane. Mettendo in prospettiva le lotte sul corpo delle donne, penso all'agenda "delle immoralità"che abbiamo sviluppata e appoggiata nel corso degli ultimi 40 anni. Per grandi linee e senza pretesa di esaustività, nell'"agenda segreta" ho incluso:


- Convalidare le esperienze, le prospettive e le voci delle donne e loro importanza in tutti i settori dello sviluppo umano.

- Spiegare e promuovere nelle università e Centri di studio, così come nella gestione sociale e governativa, l'integrazione della prospettiva di genere: una nuova categoria di analisi, di ricerca, di discussione e di approccio, dalla quale si sono ripensati e trasformati tutti i saperi e le discipline accademiche che formano il modo di intendere la/le storia/e dell'umanità.

- Visibilizzare e denunciare le manifestazioni di discriminazione per ragioni di genere delle strutture patriarcali insieme ai diversi casi di violenza sessuale, collegandole con altre diseguaglianze, come la discriminazione nei confronti dei bambini, degli anziani; la discriminazione fondata sull'orientamento sessuale che colpisce la vita di lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender, la discriminazione a causa della disabilità, razza, colore, origine, nazionalità o lo status di immigrazione  ...
Promuovere emendamenti alla legislazione per superare le esclusioni nella loro lingua e le disposizioni  e di chiarire e garantire l'inclusione nelle protezioni legali.


- Rivendicare l'uso di un linguaggio non sessista che elimini stereotipi e pregiudizi e proporre modelli che integrino la prospettiva di genere e dei diritti umani nei curricula e pratiche educative, che promuovano il rispetto per il valore e la dignità di tutte le persone e che coinvolgano gli individui e gruppi con l'"impegno" di costruire la pace con giustizia in tutti gli scenari di convivenza.

- Sostenere strategie globali,multidisciplinarie e multisettoriali per la prevenzione della discriminazione e la violenza e per la promozione della pace con giustizia.

- Denunciare la violenza machista e colonialista in tutte le sfere della vita, dal quotidiano allo strutturale esigendo il rispetto delle libertà civili, sociali e politiche e la piena partecipazione delle donne.

- Difendere il diritto alla salute e l'autonomia sessuale delle donne, compresi i loro diritti riproduttivi e il diritto alla pianificazione familiare, con accesso a tutti i servizi necessari prima, durante e dopo la gravidanza, così come il diritto di scegliere  un aborto sicuro e legale, se deciderà di interromperla.

- Denunciare la femminilizzazione della povertà, esigire giustizia salariale  ed economica, sostegno, alloggio, occupazione e opportunità di sviluppoper le capo-famiglia e le sue figlie e i figli.

- Combattere la violenza di genere nei media.

- Promuovere, pubblicare e distribuire materiale educativo (libri,giornali,volantini) su tematiche legate alle questioni di genere per l'orientamento e la formazione delle donne e della comunità.

- Favorire lo sviluppo di sensibilità, atteggiamenti e pratiche militanti delle "donne che aiutano le donne"nella denuncia di discriminazione, di violenza e disuguaglianze di genere e la promozione della benessere  personale  collettivo.


L'"immoralità" femminista oltrepassò i limiti cambiò la privacy e la pace familiare portò alla luce comportamenti come l'incesto e la violenza sessuale, psicologica e fisica nelle relazioni di coppia. Il personale diventò politico rivelando che le regole patriarcali di "casa dolce casa" stavano non solamente nascondendo la violenza ma anche la riproducevano.Si è scoperto che questa "tradizione di famiglia" ereditata, quasi di nascosto, di generazione in generazione provoca danni,spesso irreparabili, nelle famiglie più vulnerabili e,  conseguentemente,di tutto l'intero tessuto sociale.

Grazie alle nostre "immorali" denunce abbiamo messo  sotto accusa la promessa matrimoniale di stare insieme "finché morte non ci separi",sigillata dal rito religioso. Abbiamo rivelato che, per molte donne,questa promessa diventava una reale minaccia di morte per il comportamento, non molto cristiano,dei mariti aggresssori e  ancor peggio,per l'indifferenza delle istituzioni sociali, religiose e giuridiche che,di fronte a segnali letali distolgono lo sguardo alleati del machismo istituzionalizzato nella famiglia tradizionale.
 Nulla è stato nascosto. Tutto ciò che veniva occultato sotto il mantello dell'unità familiare è stato rivelato dalle testmonianze delle donne che trovavano nei progetti femministi la fiducia, il sostegno e la protezione per condividere le verità più intime e dolorose. Gli sguardi femministi si puntarono sulle richieste del rispetto per la vita delle donne, per la loro integrità e dignità, per la pace con giustizia. Di fronte ad un concetto patriarcale dell'amore di coppia e dell'unità familiare dove trovava ampio spazio la violenza, assumemmo una risposta inequivovabile di rifiuto.

Cambiare " il mondo" dal micro-spazio personale e familiare, così come gli spazi collettivi e politici diventò un imperativo della coscienza individuale e collettiva per le donne che  trovavano nel femminismo i fondamenti etici, gli strumenti e la solidarietà per rifiutare la violenza di genere e promuovere la partecipazione delle donne e la pace con giustizia in tutti i settori.
(...)

Mentre il patriarcato difende l'integrità della famiglia ( con la violenza nascosta e banalizzata), il femminismo difende l'integrità della vita delle persone che costituiscono le famiglie.
Mentre il patriarcato vuole delegittimare ed escludere come famiglie quelle persone e coppie che non siano eterosessuali, il femminismo accoglie tutte le diversità e chiama all'amore e rispetto dei diritti umani di tutte le persone.
Mentre il patriarcato squalifica maternità e paternità esercitate responsabilmente e amorevolmente dalle coppie dello stesso sesso, il femminismo dà il benvenuto alla generosità e libertà dell'amore,sia biologico che non, che accoglie, protegge,cura, l'infanzia.
Mentre patriarcato sostiene di essere il custode e guardiano della morale sessuale di comodo che nasconde e la violenza ed esclude, il femminismo la denuncia ed assume l'etica sociale della solidarietà, l'etica della giustizia dell'inclusione e la difesa delle famiglie e di tutti i suoi membri con rispetto e senza violenza.
Ovviamente, le femministe, queste "donne immorali" hanno fatto qualcosa di brutto: hanno sovvertito  il sistema e minacciano di fare la pace con giustizia; inoltre,amano, proteggono, difendono, accompagnano, sostengono,rinnovano e annunciano speranzose  un altro modo di essere, umano e libero... è possibile.
" Brilleremo"...con tutte le diversità, tutte le voci,tutte le vite: siamo tutte e siamo "una donna".
Immoralmente imperdonabili!

80grados





(traduzione di Lia Di Peri)

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