Ana Requena Aquilar
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Foto della collezione 'Princesas caídas' de Dina Goldstein |
Cenerentola e il suo principe si sposarono e vissero
felici e contenti. La stessa cosa è accaduta con Biancaneve, Aurora, la Bella e
tante altre principesse dei racconti e dei film. Che cosa è successo, però,
dopo il matrimonio? E due anni dopo? Dieci anni dopo? Continuarono a essere
felici? Condivisero i compiti di casa? Rispettarono le proprie carriere
professionali? Continuarono ad attrarsi? Come risolvettero i loro problemi?
Il giorno di San Valentino mostra che il mito dell’amore
romantico e gli argomenti che lo circondano continuano a diffondersi a macchia
d’olio. L’amore non è un male, ciò che è male è mantenere un ideale d’amore che
non corrisponde alla realtà, un amore che si considera, se sia vero amore, per
sempre , in cui non devono esserci dubbi
o contraddizioni, momenti in cui si voglia e altri no, un amore dove si passa dall’innamoramento a stare tutta
la vita insieme. Queste idee creano confusione e frustrazione. I racconti e i
film finiscono con le nozze, però nessuno ci dice cosa succede dopo – spiega Ianire
Estébanez, psicologa e autrice de “ Il mio ragazzo mi controlla il normale”, un
blog nel quale smantella i miti dell’amore romantico.
Coral Herrera, consulente di genere e autrice di una
tesi di dottorato sul tema, spiega che lo schema dell’amore romantico non è cambiato
molto: “E’ un’utopia emotiva trovare un principe azzurro per essere felici,
sposarsi, avere dei figli, un’ipoteca… Si pretende che la persona incarni uno
schema ideale”. Un modello in cui la coppia è considerata il miglior stato
possibile, la solitudine ha una connotazione negativa, i dubbi e le
contraddizioni non devono sussistere, così che tutto andrà bene.
“Darei qualsiasi cosa per te “. 'L'amore richiede
sacrificio'. ‘Senza di te io non sono niente. “L'amore tutto può", “Cerco
la mia anima gemella”. I topici che idealizzano l’amore e lo mettono sopra ogni
altra cosa sono facili da trovare nei film o canzoni, anche in quelle più
recenti.
"E 'attraverso la cultura, che si creano gli
schemi emotivi". Gli unici modelli che abbiamo sono i miti: nelle scuole non
s’insegna a gestire le emozioni”, dice Herrera, che rileva “ i valori” come la
gelosia, il possesso o l’esclusività, s’identificano necessariamente con l’amore
ideale” . “ Sono linee guida assolutamente rigide su come deve essere l’amore”
aggiunge la scrittrice.
La società promuove un modello di amore nel quale le
coppie durano per sempre, dagli incentivi fiscali fino agli aiuti alle famiglie
con figli. “ La società è pronta a unirsi di due in due, non di sei in sei o in
un altro modo, perché così siamo più facilmente controllabili. Se si ha l’intenzione
di stabilire un altro tipo di famiglia, compresa la coppia con altri valori, si
perturba totalmente la struttura della società. Spesso se siete dei solitari, è
difficile inserirsi nella società, soprattutto dalla trentina, dichiara Coral
Herrera, che mira a incoraggiare i movimenti sociali e collettivi della Rete e
solidarietà. Rileva anche uno dei gesti più simbolici sul concetto di amore e
di coppia: "Quando si sposano, le donne sono sottobraccio al padre, che la
‘consegna’ al fidanzato, così che sembrerebbe non esserci un solo momento nel
quale la donna stia sola senza un uomo accanto”.
Estébanez condivide questa idea e parla di altri tipi di
compagnia e amore, che non sembrerebbero essere altrettanto importanti : gli amici,
i parenti , i compagni di lavoro .
“ Dai venticinque anni circa si rafforzano i messaggi :
perché sei single?, “quando ti sposi ? “ quando avrete dei figli?” Rompere con
questo percorso scritto è difficile -spiega.
La scrittrice e femminista Beatriz Gimeno rileva anch’essa
la cultura come una delle più grandi riproduttrici del mito. Per Gimeno, stiamo
vivendo un arretramento rispetto ai progressi compiuti decenni fa . “ S’insiste
più che mai sul concetto di amore romantico, un’idea che mescola la donna dedita
all’amore e alla cura degli altri, con la modernità e la libertà sessuale. Il
concetto però è sempre lo stesso: le donne sono ancora per gli altri, li pongono
sopra le loro aspirazioni e desideri . Ad esempio , molte ragazze si vestono in
modo che piaccia ai ragazzi o fanno sesso, perché piace a essi e non per darsi
piacere. Alla fine , l'amore assume un'importanza sproporzionata e, molte
donne, che non ottengono quest’amore, si frustrano, non concepiscono una vita
senza un partner. "Non sono costrette a sposarsi, ma sono convinte che sia
la migliore scelta e forma di vita” dichiara Gimeno.
Anche Estébanez ritiene che
la libertà sessuale delle giovani generazioni celi in fondo gli stessi cliché
di sempre, che si mescolano con l'idea di cercare l’uomo ideale ': “Adesso i
giovani hanno una vita sessuale e più possibilità che prima, le ragazze vivono
diverse relazioni ed esperienze, ma l'obiettivo finale resta quello di
incontrare l’amore perfetto". In qualche modo, si permette alla ragazza di
sperimentare, perché lo scopo ultimo è questo, se non si vuole essere
considerate una puttana o frigida.
"La cosa migliore – termina l’autrice de ‘ Il mio
ragazzo mi controlla il normale - è un amore che non sia ‘ muoio per te e senza
di te non sono niente’, ma sto bene con te e con te sono qualcosa, ma anche
senza di te”.
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