In memoria di Garcia Lorca, 75 anni dopo.
di Leopold Estapë
Oggi
ricorre il 75esimo anniversario del vile assassinio di Federico Garcia
Lorca, i cui autori sono rimasti ignoti. Tuttavia dobbiamo ancora
sopportare il negazionismo di alcuni settori della stampa spagnola, o
peggio ancora, l'immonda spazzatura che lancia in questo periodo un
canale fascista. Molti anni sono passati, ma abbiamo ancora molto da
conoscere.
In quotidiani come l'ABC o la Razón raramente si
accenna all sua omosessualità, come se questo fatto fosse estraneo alla
sua poesia. Anche quando si citano i " Sonetos de Amor Oscuro " si
insinua spesso che essi erano destinati ad una donna, lo stesso Vicente
Aleixandre fu sorpreso nel notare come si evitava questo termine,
perché "bisogna accettare in Lorca l'intero uomo" e dichiarava che " non
si può capire la sua opera se non si tiene conto della sua
omosessualità".
Probabilmente la causa non è soltanto la latente
omofobia della stampa,ma anche l'atteggiamento di rifiuto della sua
famiglia che volevano evitare la parola "oscuro" nei sonetti d'amore.
Arrabbiarsi con essi può significare che il rapporto con la Fondazione
si chiude.
Quando nel 1935,Lorca scrisse i sonetti, aveva
una relazione burrascosa con Rafael Rodriguez Rapun. Messa da aprte
l'appassionata relazione con lo scultore Emilio Aladrén,atleta e
socialista il ragazzo dalle tre erre, si lasciò desiderare dal poeta, ma
purtroppo per Federico, doveva condividere Rafael con un significativo
numero di donne.
Ma ti ho sopportato. Tagliai le mie vene,
tigre e colomba sulla mia cintura
in un duello di morsi e di gigli.
Nonostante
ciò il rapporto tra i due non cessò mai. Quando Rafael Rodríguez Rapún
venne a saper che Federico era stato giustiziato nella sua terra natale
di Granada, si arruolò nell'esercito repubblicano per combattere il
fascismo. Morì in combattimento esattamente un anno dopo Garcia Lorca -
il 18 agosto 1937 - all'ospedale di Santander, per le ferite riportate
dalla raffica di una mitragliatrice dell'aviazione nemica, dalla quale
non si riparò, come fecero i suoi compagni. Aveva solo venti anni.
Tu non riuscirai mai a capire quanto io ti ami
Perché dormi dentro di me e sei addormentato.
Piangendo, io, cerco di nasconderti
Ma sono perseguitato da una voce di acciaio lancinante.
Quella norma che scuote carne e stella
Trapassa ormai il mio petto affranto
E le torbide parole hanno morso
Le ali del tuo spirito severo.
In gruppo la gente salta nei giardini
E aspetta il tuo corpo, la mia agonia
Su cavalli di luce e verdi crini.
Ma tu continua a dormire, vita mia
Senti il mio sangue rotto nei violini?
Attento, però che c'è ancora qualcuno che ci spia!*
Garcia
Lorca il 13 luglio lascia Madrid per andare a Granada, pensando così di
essere al sicuro. Il 18 luglio si instaura il golpe militare contro il
governo della Repubblica.
Il 16 agosto garcia Lorca viene
arrestato, tre giorni dopo, il 19 agosto viene assassinato a Víznar
(Granada). Il suo corpo non è mai stato ri-trovato.
(traduzione di Lia Di Peri)
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