giovedì 18 agosto 2011

Di amore e di rivoluzione

In memoria di Garcia Lorca, 75 anni dopo.

 di Leopold Estapë


Oggi ricorre il 75esimo anniversario del vile assassinio di Federico Garcia Lorca, i cui autori sono rimasti ignoti. Tuttavia dobbiamo ancora sopportare il negazionismo di alcuni settori della stampa spagnola, o peggio ancora, l'immonda spazzatura che lancia in questo periodo un canale fascista. Molti anni sono passati, ma abbiamo ancora molto da conoscere.
In quotidiani come l'ABC o la Razón raramente si accenna all sua omosessualità, come se questo fatto fosse estraneo alla sua poesia. Anche quando si citano i " Sonetos de Amor Oscuro " si insinua spesso che essi erano destinati ad una donna, lo stesso Vicente Aleixandre fu sorpreso nel notare come  si evitava questo termine, perché "bisogna accettare in Lorca l'intero uomo" e dichiarava che " non si può capire la sua opera se non si tiene conto della sua omosessualità".
Probabilmente la causa non è soltanto la latente omofobia della stampa,ma anche l'atteggiamento di rifiuto della sua famiglia che volevano evitare la parola "oscuro" nei sonetti d'amore. Arrabbiarsi con essi può significare che il rapporto con la Fondazione si chiude.

Quando nel 1935,Lorca scrisse i sonetti, aveva una relazione burrascosa con  Rafael Rodriguez Rapun. Messa da aprte l'appassionata relazione con lo scultore  Emilio Aladrén,atleta e socialista il ragazzo dalle tre erre, si lasciò desiderare dal poeta, ma purtroppo per Federico, doveva condividere Rafael  con un significativo numero di donne.

Ma ti ho sopportato. Tagliai le mie vene,
tigre e colomba sulla mia cintura
in un duello di morsi e di gigli.

Nonostante ciò il rapporto tra i due non cessò mai. Quando Rafael Rodríguez Rapún venne a saper che Federico era stato giustiziato nella sua terra natale di Granada, si arruolò nell'esercito repubblicano per combattere il fascismo. Morì in combattimento esattamente un anno dopo Garcia Lorca - il 18 agosto 1937 - all'ospedale di Santander, per le ferite riportate dalla raffica di una mitragliatrice dell'aviazione nemica, dalla quale non si riparò, come fecero i suoi compagni. Aveva solo venti anni.


Tu non riuscirai mai a capire quanto io ti ami
Perché dormi dentro di me e sei addormentato.
Piangendo, io, cerco di nasconderti
Ma sono perseguitato da una voce di acciaio lancinante.

Quella norma che scuote carne e stella
Trapassa ormai il mio petto affranto
E le torbide parole hanno morso
Le ali del tuo spirito severo.

In gruppo la gente salta nei giardini
E aspetta il tuo corpo, la mia agonia
Su cavalli di luce e verdi crini.

Ma tu continua a dormire, vita mia
Senti il mio sangue rotto nei violini?
Attento, però che c'è ancora qualcuno che ci spia!*


Garcia Lorca il 13 luglio lascia Madrid per andare a Granada, pensando così di essere al sicuro. Il 18 luglio si instaura il golpe militare contro il governo della Repubblica.
Il 16 agosto garcia Lorca viene arrestato, tre giorni dopo, il 19 agosto viene assassinato a Víznar (Granada). Il suo corpo non è mai stato ri-trovato.


(traduzione di Lia Di Peri)




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