martedì 23 agosto 2011

Lo "scorretto" John Lennon

Quando lessi il testo di "Image" la canzone più famosa dell'ex Beatles John Lennon, trovai tutto quello di cui il mondo ha bisogno. Ovviamente questa affermazione è una metafora della società ideale.

La visione etica,umanistica e filosofica di Lenon si contrappone oggi a tutti quei processi che annullano il cambiamento a favore del miglioramento dell'essere umano.
Sono quelli che dichiarano la guerra in nome della sicurezza nazionale e invitano la "comunità internazionale" a questa scalata di morte...

Sono le menti delle guerre fratricide per il possesso del venerato petrolio, dove centinaia, migliaia, addirittura milioni di persone innocenti muoiono, giustificando ciò, cinicamente-  come danni collaterali.

Sono gli stessi che parlano di porre fine al terrorismo e si arrogano il diritto di formare un elenco di paesi che "fanno parte dell'asse del male o di paesi che appoggiano il terrorismo" e i loro stoccaggi sparsi per il mondo, mietono basi militari che lacerano l'integrità delle nazioni. Non possiamo dimenticarci dei campi di concentramento - pubblici e segreti - dove la tortura, l'umiliazione,la detenzione a tempi indeterminato sono i ricostituenti della "giustizia" di coloro che si pensano padroni di questo pianeta - come se di peste si trattasse e non di persone con diritti universalmente riconosciuti.


Ma la poetica, il linguaggio, la storia l'estetica del documentario " Gli Stati Uniti contro John Lennon" non è in questa direzione. la storia non può sorprenderci quando scopriamo in questo film gli inganni, le intimidazioni che avrà subito questo mitico musicista. Quest'opera svela documenti top secret dell'archivio, quelli che " mantengono informazioni classificate su persone ed organizzazioni che minacciano la sicurezza nazionale".

(...)
"John Lennon è un cittadino britannico ed ex cantante (sic) dei Beatles" Inizia così una lettera scritta nell'aprile del 1972 da J. Edgar Hoover,che per lungo tempo a capo dell'FBI, inviava ad un membro dell'amministrazione del Dipartimento di Giustizia del governo di Richard Nixon.

" John Lennon ha incoraggiato la convinzione di avere idee rivoluzionarie, non solamente attraverso interviste ufficiali con i marxisti, ma  anche per il contenuto di alcune sue canzoni e altre pubblicazioni". Questa nota è disponibile in un promemoria scritto nel febbraio del '72, quando Hoveer e Nixon lottavano disperatamente per revocare il visto d'immigrazione a Lennon e poterlo così deportare.

La canzone che sembra interessare è Potere al popolo, che non è certo un documento segreto, in quanto è un tema del primo album da solista di Lennon, intitolato Plastic Ono Band (1970) e che era un singolo trasmesso dalle emittenti radiofoniche di tutto il mondo.






Prosegue Hoover nella sua lettera: " Dal 1972, John Lennon ha continuato di tanto in tanto, sostenendo diverse cause estremiste, anche se non sembra che la sua lealtà si sia compromessa con alcuna fazione" Questa frase compare in un documento senza segno di archivio,né data, però con il timbro "confidenziale" che sembra appartenere ai srvizi segreti britannici (MI5).


Lennon era un pericolo per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e per l'Inghilterra? Faceva parte di un gruppo violento che giustificasse la molestia e la sorveglianza della quale fu vittima dei servizi segreti di entrambi i governi?
Era un periodo ricco di movimenti politici e sociali, dove la cultura e il pensiero stavano vivendo un tumulto globale. Parallelamente il governo degli Stati Uniti sviluppava una guerra genocida contro il Vietnam,culminata nella morte di più di tre milioni di vietnamiti e di 50.000 soldati americani.
Il Ku Klux Klan, predicava la supremazia della razza bianca e l'antisemitismo,il razzismo,l'anticomunismo e l'omofobia ricorrendo al terrorismo,alla violenza e ad atti intimidatori per distruggere  le sue vittime.Il KKK è presumibilmente de-struturato nella società di oggi, ma continua ad "esercitare le sue funzioni" con altre investiture democratiche.

John si coinvolse in queste campagne,esercitando un'attiva e pacifica azione a favore dei più poveri di una nazione che si è offerta  - e continua ad offrirsi - come la più democratica del mondo. Sostenne esplicitamenteil Partito del Black Panther, che era collocato nella lista nera dei servizi segreti del presidente Richard Nixon.

... L'ex Beatles scatenò un processo evolutivo dal suo attivismo, in cui non negava, né vedeva contraddizione tra lo status di artista e il suo pensiero politico. Questa armonia evolutiva ha le sue fondamenta in un adolescente segnato dall'abbandono dei suoi genitori e lo sguardo critico al potere, un giovane nato nei sobborghi di Liverpool che aveva assorbito tutto quello che di negativo trovò in quell'ambiente così ostile. Questa realtà sociale e familiare modellò un John Lennon ribelle, pronto a svelare la radice dell'ingiustizia che si accalcava lungo il percorso della sua vita.
Questo capitolo introduttivo di Lennon si sostenta della testimonianza di Yoko che non è l'unica presenza in questo documentario.
Altri testimoni come il linguista, filosofo e politologo  Noam Chomsky o dello scrittore,giornalista, storico e regista pakistano Tariq Ali costituiscono una rappresentativa gamma di puntelli che forniscono autentici e irripetibili discorsi,generati e costruiti da un'intimità nella turbolenta fase della vita di questo irripetibile uomo.
Fa voce a sé  la partecipazione in questo film, di  Robert George “Bobby” Seale, che fu presidente del Black Panters. Le sue riflessioni contribuiscono a chiarire la relazione di Lennon con questo movimento afro-americano, che si somma agli argomenti dell'attivista afro-americana Angela Davis.
David Leaf y John Scheinfeld,registi del documentario - utilizzano materiale di archivio dove Lennon rende pubblico il suo impegno dentro questa organizzazione.
(...)
Il lavoro illuminante di questo documentario offre prospettive, angolature, dati, modi in cui questi artisti hanno dovuto alzare la voce contro la barbarie della guerra, coscienti che sarebbero stati al centro dell'attenzione delle prime pagine dei giornali, dei telegiornali ed emittenti radiofoniche.

Un elemento di suspence poliziesca rafforza questo lavoro. La permanenza di Lennon e di Yoko negli Stati Uniti era condizionata dal  limite di tempo della residenza in quel paese.
Era la perfetta tattica di Nixon per togliere "di mezzo" un uomo che lo disturbava. Pressioni "legali" sempre più crescenti si erano assomate nella vita dell'artista "un pericolo per la sicurezza nazionale di questo paese".
La cronologia di questa contesa è stata sfumata e strutturata non solo per le rivelazioni di Yoko Ono e dell'avvocato che assunse il caso.
I documenti declassificati negli ultimi anni rivelano la persecuzione alla quale fu sottomesso questo artista eccezionale che ricostruisce la paranoia di un sistema politico nel quale possiamo essere classificati come " politicamente scorretti".
Lennon non nasconde le sue paure,la sua consapevolezza di essere controllato  dal qualche servizio segreto di quel paese, ma non abbandona la sua coerenza di uomo di pace.
La musica composta in questa fase è l'espressione migliore di un forte impegno intellettuale che scommette per un altro mondo davanti ad una realtà che lo travolge, ma che vuole cambiare con le canzoni.

Temi come Give peace a chance, Revolution, Power to the people sono verità nel tempo di rock di folle oceaniche.La poesia e la bella voce  di Love e Image è una signora che sa accendere i sogni.

Sintesi.

Di fronte alla guerrra del Vietnam e ad un'amministrazione presidenziale impegnata nella vigilanza e sorveglianza telefonica segreta, l'idolatrato John Lennon utilizzò la sua fama  e la sua fortuna per mobilitare l'opinione pubblica contro il governo degli Stati Uniti.
Attraverso esaustive interviste con persone del suo giro più intimo, si dà una potente visione degli ideali per i quali lottò e di come il governo degli Stati Uniti ha cercato di metterlo a tacere...


http://www.kaosenlared.net/noticia/video-incorrecto-john-lennon 

(traduzione di Lia Di Peri)






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