di Maria Bilbao
Nel bel mezzo di un mese convulso, con i paesi "liberati" e
re-colonizzati, con espresse riforme della Costituzione, Dominique
Strauss Kahn è stato prosciolto da cinque casi, perché il giudice Obus
ha accettato la "raccomandazione" del procuratore di Manhattan di
ritirarli.
Cosi DSK ritorna vincitore, vittima e come il figliol prodigo alla
natia Francia, tra le braccia della moglie,che gli ha sempre
manifestato il suo sostegno. E che n'è Nafissatou Diallo? Non lo
sappiamo,anche se le prove mediche hanno confermato la violenza
sessuale, questa donna, come già avvenuto precedentemente con Assage ha
dovuto giustificarsi davanti alla società e dare spiegazioni sul suo
stile di vita,le sue amicizie, le sue storie sessuali.
La Diallo
denunciò anche una tentata corruzione di un testimone da parte di un
sindaco francese, non appena vide il suo ambiente messo in discussione -
non l'ex presidente dell'FMI, organismo in gran parte responsabile
della deblace mondiale, né delle sue precedenti molestie ed aggressioni
sessuali. Tuttavia, abbiamo incontrato ex amanti che hanno confermato la
'focosità del francese e la sua magnetica seduzione, così chiamata
erotica,e quindi dell'inutilità della forza per conseguire i suoi scopi
sesssuali.
Anche in questo caso troviamo qualcosa che non è
nuovo, ma è di sempre: una donna violentata e pubblicamente messa in
discussione.
Quando la donna osa uscire dal suo ruolo di vittima
silenziosa e accusa il potente la si criminalizza e deve sopportare non
solamente la violenza, ma anche le successive criminalizzazioni: la
cosiddetta re-vittimizzazione secondaria.
E' successo già
negli anni '90 con il caso di Anita Hill, che accusò il suo capo
Clarence Thomas di molestie sessuali , dove tutto il suo passato
sessuale fu esposto pubblicamente e che scoprì non soltanto che il suo
datore di lavoro fu assolto ma che essa stessa fu accusata di avere una
vita licenziosa.
La stessa strategia che si è utilizzata nei
confronti di Diallo: disarmare la donna, accusarla di essere
un'arrampicatrice, una sfruttatrice, di avere un passato oscuro, di
avere amicizie interessate.
Non vi ricorda nulla?
A
me fa ritornare in mente Mónica Lewinsky, che nonostante avesse fatto
sesso consensualmente,fu pubblicamente accusata di essere amorale e
sfruttatrice, nonostante sia evidente la componente di assimetria e di
grave abuso di potere. Così entrambi, Clinton e DSK sono etichettati
donnaioli, dipendenti dal sesso e i loro crimini e abusi sessuali, privi
magicamente di connotazione penale. E' chiaro che con la Diallo non è
stato molto difficile, visto che è una donna di classe
inferiore,migrante, attorniata da un ambiente marginale: è molto più
facile trovare lo sporco nella spazzatura.
Un'atra somiglianza che rileva nel caso di DSK con quello di Clinton è il "serrare le fila" delle rispettive mogli.
Anne
Sinclair, moglie di DSK, molto più strenua difensora di Strauss- Kahn,
che Hillary Clinton di Bill, ingoiano l'umiliazione pubblica pur di far
fronte comune con i rispettivi mariti e dare così una visione
assolutamente familista, innocua e normale dell'accusato.
Nei casi
segnalati,la vita sessuale della donna, consenziente o no,ha una
rilevanza pubblica che inclina la bilancia a suo sfavore, se l'accaduto
viene fuori.
Però il caso di Strauss Khan possiede in
aggiunta una pecularietà simbolica, perché qui abbiamo una donna nera,
cameriera,migrante della Guinea, contro l'ex presidente del FMI, futuro
candidato socialista della Repubblica francese o che è lo stesso, le
altre contro un uomo bianco e il potere economico. Il sistema non poteva
permettersi una sconfitta tanto simbolica che,senza scrupolo alcuno,
respinge la prova scientifica ed offre la più totale immunità al -
diciamo presunto - aggressore.
Il difensore della Diallo
ha dichiarato che il procuratore ha abbandonato una donna innocente.
Cosa? La donna in questo caso è sempre stata innocente, non era lei a
stare sotto processo per stupro. Ce lo ricordiamo? Ma questa
affermazione, anche se proviene dalla difesa, rivela come
nell'immaginario collettivo la vittima della violenza è sempre
sospettata di provocazione e deve essere provata la sua totale
neutralità, non la violenza dell'aggressore.
DSK ha manifestato
tutto il suo sollievo per la fine di questa prova così ingiusta.
Ovviamente è molto ingiusto stare in una situazione di potere economico,
politico, sociale che concede un'impunità tanto selvaggia che travia i
termini della legalità trasformando l'aggressore in vittima e
l'aggredita in carnefice.
Dopo il caso già citato di Anita
Hill,nel '92 fu proclamata la terza ondata femminista, donne
nordamericane si svegliarono ed annunciarono che non avrebbero più
permesso gli intrecci dell'enorme inganno, che un abuso si verifica
indipendentemente dalla storia sessuale di una donna.
Che cosa
accadrà questa volta? Forse il mondo è troppo occupato con la sua
re-configurazione o forse questo capitolo non è ancora chiuso anche se
così crede Strauss-Kahn.
Il sistema patriarcale
capitalistico ha ancora una volta salvato uno dei suoi eroi, come nel
caso di Assage, la sinistra ufficiale può smettere di preoccuparsi,
perché uno dei suoi lavoratori potrà continuare a lavorare per la
salvezza del mondo, nonostante l'ansia arrivista,la collusione e
l'appetito sessuale di alcune "troie".
Possibilmente e nonostante
le molte accuse di abuso sessuale, aggressione e molestie che stanno
emergendo contro DSK, esso continuerà a rimanere la principale minaccia
per Sarkozy e per prime tutte le donne della sinistra nel mondo
dovrebbero essergli grate...
(traduzione di Lia Di Peri)
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