mercoledì 22 febbraio 2012

" In Europa c'è il Femmi-Genocidio da parte della Tratta."

L'accademica argentina Rita Laura Segato, che ha coniato il termine femmigenocidio, riferito a determinati omicidi di donne per motivi di genere, avverte che questo crimine cresce in modo allarmante. E' a Madrid per tenere un corso.

Tra nervosismo,timidezza e stanchezza, Rita Laura Segato ha concesso una recente intervista appena giunta a Madrid. In questi giorni partecipa al corso " Femminicidio e conflitto armato: verità, giustizia e risarcimento contro l'impunità" che si svolge alla Casa Encendida. Mancano pochi minuti  alla presentazione di  " Femmigenocidio: territorio, sovranità e crimini di seconda classe", ma la nevralgia che l'ha colpito durante il lungo viaggio dall'Argentina non le lascia tregua.

Maria Rita Segato è professora di Antropologia e Bioetica della Cattedra UNESCO dell'Università di Brasilia ( Brasile) e membro del Consiglio Nazionale per la Scienza e la Tecnologia del Brasile. Promotrice del termine "femmigenocidio", ne parla in questa intervista oltre a esprimersi sulle leggi, giustizia e Stati,sulle donne che subiscono la violenza nei modi più impensabili.


Definisce il Femminigenocidio come quei" crimini che comportano la distruzione del corpo delle donne con mezzi sessuali, la tortura sessuale fino alla morte, compiuta da molteplici violentatori e la tratta come una forma di rapina e predazione del corpo delle donne" Per questo afferma categoricamente e in opposizione a coloro che sostengono che in Europa non esistono i femminicidi,che la Tratta delle persone a fini di sfruttamento sessuale sia pre-dominante nel nostro Continente,ma in realtà, " anche  Europa ci sono i femminigenocidi".

Durante la conversazione, evidenzia un momento cruciale per la sua vita professionale: il suo rapporto con il (ex) giudice Baltasar Garzón. Quando l'Università di Quilmes,in Argentina ha  consegnato la laurea Honoris Causa al giudice Garzon, la Segato è stata d'accordo. Fu sotto la direzione di Garzon che venne pubblicato il suo saggio sui Diritti Umani " Le strutture elementari della violenza". In seguito fu invitata da  Baltasar Garzon come relatora nel 2003 ad un Corso di Verano " E lì incontro Ciudad Juarez: fu l'intervento del giudice Garzon che mi ha  portato a  Ciudad Juarez”, ricorda Rita Laura Segato visibilmente emozionata " è stato deplorevole ciò che è successo a Garzon. Non dico che fosse un giudice perfetto, ma il giudizio contro di lui è una vergogna mondiale per la Spagna".

I CRIMINI DI CIUDAD JUAREZ SONO INCOMPRENSIBILI, NON OBBEDISCONO AI MOTIVI PIU' NOTI DEI CRIMINI DI GENERE.
Dopo l'incontro con la città messicana, ha lavorato con le organizzazioni e associazioni delle donne, soprattutto con " Nuestras hijas de regreso a casa”, l'organizzazione guidata da Norma Andrade, che recentemente è stata costretta a lasciare Ciudad Juarez dopo l'ennesima aggressione nel Distretto Federale.
 I saggi " La scrittura sul corpo delle donne assassinate a Ciudad Juarez" sono il frutto della ricerca di Rita Segato durante quel periodo.

Sebbene Ciudad Juarez non è il posto del mondo dove vi è più femminigenocidio, l'antropologa sottolinea l'importanza dell'attivismo che fatto sì, che per la prima volta, questi crimini fossero posti all'attenzione mondiale,  "ma anche altrove, come nel  El Salvador, Guatemala e Honduras i numeri sono allarmanti", ha dichiarato.

LE FORZE PATRIARCALI SONO ASSOLUTAMENTE FUNZIONALI AL CAPITALISMO

Tuttavia, nonostante il lungo cammino, Rita Laura Segato si dimostra ottimista, quanto al futuro di questi omicidi; ritiene che la visibilità e il numero di questi  "crimini di massa e genocidi contro le donne" stiano toccando la sensibilità di molta gente,comprese quelle che sono in grado di avanzare proposte a livello internazionale. Però c'è  un grosso ostacolo in questo cammino per l'accettazione del femminigenocidio: l'immaginario collettivo, " c'è una pressione in questo immaginario che tende a privatizzare tutti questi crimini  sessualizzati contro le donne".
L'antropologa ritiene che questo tipo di reati non siano motivati sessualmente " ma " vengono realizzati con mezzi sessuali, la cui paternità è legata al potere". Secondo l'antropologa questi crimini sono vincolati all'economia e alla politica e l'immaginario collettivo fa fatica a crederlo". E' necessario dare una dimensione politica ed economica a questi crimini ", conoscere come sono associati al tardo capitalismo che sta esacerbando la crudeltà e la rapina in relazione al corpo delle donne", ha aggiunto.


ASSOCIAZIONE DELLE DONNE DEL GUATEMALA

Il seminario al quale partecipa Rita Laura Segato è coordinato dall'attivista impegnata nella denuncia internazionale del femminicidio in Guatemala e nativa di questo paese, Mercedes Hernández. Collaborano la Delegazione del Governo per la Violenza di Genere e l'Associazione delle Donne del Guatemala. Si aggiungono le presenze delle teoriche, Rosa Cobo ( "La politica sessuale e la violenza estrema contro le donne"), Victoria Sanford ("Dal genocidio al femminicidio, istituzionalizzazione della politica di sterminio"), Luz Mendez ("La memoria delle donne  Maya sopravvissute alla violenza sessuale durante il conflitto armato e la ricerca della verità, la riparazione e la giustizia ") e Carlos Castresana (" Crimini transnazionali e la lotta contro l'impunità ").
Per tre giorni, sessanta  persone (la maggior parte donne) parteciperanno al Corso, che sarà esteso al pubblico con una tavola rotonda, oggi, 22 febbraio alle 18:30.


L'associazione delle Donne del Guatemala è un'organizzaione femminista,non governativa senza fini di lucro che lavora per una reale ed effetiva uguaglianza e per l'eliminazione della violenza di genere in tutte le sue forme e in particolare per i femminicidi.

Promuove inoltre la difesa e promozione dei Diritti Umani con prospettiva di genere e interculturalità, denuncia le violazioni dei Diritti Umani delle donne, rafforza la presenza sociale delle donne attraverso l'empowerment, promuove e supporta processi di formazione e di istruzione, gestisce e canalizza risorse per la realizzazione dei progetti di cooperazione per lo sviluppo in America Latina, sostiene il popolo guatemalteco e latino che vive in Spagna e visibilizza la situazione delle donne in Guatemala attraverso flussi informativi.
Feminicidio.net


traduzione di Lia Di Peri








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